04.10.2016
L’11 ottobre a Milano REbuild invita ospiti italiani e internazionali, aziende, progettisti, mondo delle costruzioni, finanza e politica, per avviare un dialogo sulle sfide dell’industria 4.0, applicata all’ambiente urbano costruito
La nuova manifattura in edilizia, la finanza circolare, le infrastrutture digitali e l’industrializzazione sono i principali temi all’ordine del giorno.
“Negli ultimi 50 anni la produttività nel settore manifatturiero è più che raddoppiata, mentre quella del settore edilizio è rimasta sostanzialmente ferma”, afferma Thomas Miorin, fondatore di REbuild e Presidente di RE-Lab. “Riportare una crescita nel settore delle costruzioni richiede non solo un mix di nuove tecnologie ed efficienza, ma anche di ripensare i processi in chiave industriale. Le poche aziende che hanno già intrapreso questa strada al loro interno evidenziano enormi opportunità”.
La multinazionale anglo-olandese Bam e il colosso del digitale Cisco sono tra i protagonisti della kermesse. Maarten Strijdonk Head of Business Development di Royal BAM Group, una delle principali aziende di costruzioni del Nord Europa, illustrerà gli orizzonti della nuova manifattura edilizia. “In questi anni BAM ha investito pesantemente nell’innovazione: robotica, droni, prefabbricazione, logistica in una continua ricerca per incrementare la produttività dei fattori. A REbuild – anticipa Maarten Strijdonk – vogliamo condividere, oltre ai risultati, ciò che abbiamo appreso e ciò che è stato più efficace nel dare una prospettiva di crescita e sviluppo alla nostra azienda e al mercato”.
Agostino Santoni, Ad di Cisco Italia, evidenzierà la svolta che attende il settore delle costruzioni, anche grazie alle prospettive offerte dalla diffusione della sensoristica e dell’internet delle cose: una rivoluzione data-centrica che apre a nuovi modelli di business e che richiede nuovi attori e competenze.
In questa direzione, l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia Mauro Parolini anticiperà un bando che sarà indetto nelle prossime settimane investendo proprio sulla filiera dell’edilizia high-tech. “Metteremo a disposizione 15 milioni di euro per sostenere aggregazioni tra imprese del settore delle costruzioni, legno-arredo, impianti e domotica. Questo nell’ambito di una misura denominata Smart Living – spiega Parolini – con contributi a fondo perduto fino a 800mila euro”.
E non sono di certo le risorse a mancare: nella convinzione che l’economia circolare sia la via per lo sviluppo, la finanza deve intraprendere un diverso percorso di redditività che l’attuale modello economico non riesce più ad assicurare. È questa la tesi che Michael Molitor, Senior Advisor ClimateWedge, professionista di lungo corso della finanza internazionale, sosterrà all’appuntamento milanese di REbuild, evidenziando come diversi fondi di investimento siano pronti a scommettere su nuovi modelli e prodotti circolari.
Anche l’Italia può vantare best practice che testimoniano la fattibilità di un cambio di passo e non di rado l’architettura di qualità è al centro del processo. Innovazione, industrializzazione, contenimento di tempi e costi sono il dna di due iniziative private firmate da Cino Zucchi Architetti a Bergamo per il magazzino automatico di Pedrali e daMetrogramma per Scalo Milano, il nuovo distretto della moda, del cibo e del design in via di ultimazione nell’hinterland milanese.
Nell’edizione 2016, REbuild guarda con interesse a quelle iniziative in cui l’architettura è protagonista, spiegando come la progettazione efficiente non sia slegata da un’attenzione alla bellezza e al design di qualità.
http://www.rebuilditalia.it/it/quote-partecipazione/