Habitech partner del progetto europeo BUILD-IN-WOOD

25.11.2019

Al via il progetto europeo per combattere il cambiamento climatico attraverso l’edilizia in legno.

In Europa, il settore delle costruzioni è una delle maggiori fonti di emissioni di CO2. Un progetto di innovazione europeo mira alla riduzione di queste emissioni attraverso un maggior impiego del legno nelle costruzioni di edifici a più piani. “Vogliamo rendere normale realizzare edifici multipiano in legno”, afferma Niels Morsing, coordinatore del progetto.

Una diffusione delle costruzioni di edifici in legno a più piani potrebbe ridurre significativamente le emissioni di CO2 del settore edile. In una logica di cooperazione internazionale, l’industria delle costruzioni vuole riscoprire il legno come materiale ideale: un consorzio di 21 partner ha ricevuto finanziamenti dal Programma europeo “Horizon 2020” per realizzare un progetto di innovazione intitolato “Build-in-Wood” che coinvolge 21 partner da 11 paesi europei e dal Canada. Il progetto da 10 milioni di euro ha l’obiettivo di aumentare significativamente l’uso del legno per edifici a più piani.

“Il nostro obiettivo è semplice: rendere il legno una scelta comune per la costruzione di edifici a più piani. Non stiamo cercando di creare l’edificio in legno più alto del mondo, stiamo cercando di massimizzare il nostro impatto, mirando a sistemi di costruzione per edifici a 3-10 piani, dove la domanda europea è più alta”, afferma il coordinatore del progetto Niels Morsing del Danish Technological Institute.

Il settore delle costruzioni è una delle maggiori fonti di emissioni di CO2 in Europa. Anni di legislazione hanno mirato a ridurre i consumi energetici degli edifici, ma non è stata data adeguata rilevanza al contributo alle emissioni dato della produzione di materiali edili e dai processi di costruzione. Impiegando il legno come materiale edile si potrebbe facilmente ridurre le emissioni di CO2. Gli alberi crescendo assorbono, infatti, anidride carbonica dall’atmosfera e la immagazzinano nella loro struttura cellulare. Quando costruiamo con il legno possiamo usare i nostri edifici e le nostre città come grandi dispositivi di stoccaggio del carbonio.

“Una crescente sensibilità alle tematiche ambientali per la riduzione del carbon footprint sta portando il legno sempre più al centro dell’attenzione dell’industria delle costruzioni. Gli occhi sono principalmente puntanti su edifici di grandi dimensioni e questo progetto permetterà di elaborare soluzioni innovative in grado di aumentare la competitività del legno rispetto ai materiali “tradizionali. E’ un progetto di R&D unico nel suo genere e per questo siamo estremamente orgogliosi di farne parte” aggiunge Franco Piva, fondatore Ergodomus Timber Engineering, uno dei partner italiani del progetto.

Riscoprire il legno:

“I partner del consorzio hanno un’esperienza diretta dei vantaggi tecnici, economici e ambientali che gli edifici in legno multipiano possono offrire”, afferma Niels Morsing, che elenca alcuni dei vantaggi della costruzione con questo materiale rinnovabile: sequestro di CO2, riduzione di gas ad effetto serra, rapidità nella costruzione, leggerezza dei materiali, facilità di trasporto e montaggio, costruzione precisa, elevato potenziale di prefabbricazione, maggiore produttività, alta qualità degli ambienti interni e un ambiente di lavoro (nella fase di costruzione) silenzioso e non polveroso.

Numerose barriere attualmente ostacolano la diffusione e l’adozione di progetti di costruzioni in legno a più piani, dentro e fuori i confini europei. Queste barriere includono una generale mancanza di know-how ed esperienza nelle costruzioni in legno da parte delle industrie. Il settore dell’edilizia preferisce soluzioni più conosciute, che utilizzino cemento e acciaio e considera gli edifici in legno ad alto rischio, soprattutto per quanto riguarda i costi e la sicurezza. Il compito del progetto è oltrepassare queste barriere, sviluppando soluzioni standardizzate e industrializzate per edifici in legno a più piani, documentando al contempo gli effetti e le conseguenze ambientali, economiche e sociali di queste soluzioni.

“Il sistema delle costruzioni in legno ha conosciuto in questi ultimi anni un’enorme evoluzione e crescita. A livello nazionale ed internazionale si sono sviluppati interventi molto interessanti che hanno posto all’attenzione della popolazione e degli esperti del settore il legno come un materiale di costruzione con innumerevoli vantaggi. Questo progetto è un’occasione molto importante per continuare la ricerca e lo sviluppo delle costruzioni in legno a scala europea e per incidere positivamente sullo sviluppo delle generazioni future, combattendo i cambiamenti climatici in edilizia attraverso una forte riduzione della CO2 emessa dal settore delle costruzioni” Spiega Francesco Gasperi, Direttore tecnico di Habitech, Distretto Tecnologico Trentino che contribuisce al progetto come partner.

Grande richiesta di edifici a più piani:

A causa dell’urbanizzazione e del continuo rinnovamento del patrimonio edilizio europeo, la domanda di nuovi edifici a più piani è elevata. Ciò crea un enorme potenziale per aumentare l’uso del legno nelle costruzioni: la domanda europea di costruzione di appartamenti è stimata in 1,6 milioni di unità all’anno tra il 2020 e il 2050.

“L’esperienza dimostra che costruire con il legno è incredibilmente più rapido rispetto ad altri materiali. Poiché il legno è significativamente più leggero del cemento, ad esempio, la necessità di trasportare carichi pesanti nel processo di costruzione è ridotta ed è possibile costruire più piani ottenendo più volume in aree in cui le condizioni del terreno impongono di limitare il peso dell’edificio. Quindi, non ci sono solo ragioni ambientali, ma anche argomenti economici per spingere verso la diffusione del legno nel settore edile” afferma Niels Morsing.

I partner del consorzio rappresentano l’intera catena del valore, dai materiali da costruzione alla struttura finita. Oltre a elaborare sistemi di costruzione, il progetto coinvolge anche utenti finali, politici e comunità europee locali per far in modo di aumentare la conoscenza e l’accettazione del legno come materiale da costruzione nella società.

“La nicchia dell’edilizia in legno è ormai sempre meno una nicchia: grazie alla nascita dei legni ingegnerizzati e allo sviluppo dei materiali sta vivendo negli ultimi anni un’importante crescita, la cui diffusione su larga scala è purtroppo ancora ostacolata dalla mancanza di conoscenza delle virtù di questo materiale in edilizia. Siamo fortemente convinti che il futuro del multipiano sia il legno, per una moltitudine di ragioni che spaziano dai tempi ridotti di realizzazione al comfort abitativo superiore, fino ai vantaggi per l’ambiente. Abbiamo partecipato a questo progetto con grande orgoglio, e continueremo a lavorare e fare cultura affinché il legno diventi sempre più la scelta naturale per l’edilizia multipiano” conclude Loris Agostini, Direttore Commerciale di Rothoblaas, azienda partner del progetto.

I partner italiani del progetto:

Habitech – Distretto Tecnologico Trentino, con sede a Rovereto (TN), società consortile specializzata nei settori dell’edilizia sostenibile, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile, riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca; è la prima società italiana di servizi LEED con un sistema integrato di servizi per la sostenibilità in edilizia. Dal 2016 gestisce per conto della Provincia Autonoma di Trento il sistema di certificazione ARCA per le costruzioni in legno, rispondente a importanti specifiche volte a garantirne l’assoluta qualità: efficienza energetica, sostenibilità, resistenza e sicurezza al sisma e al fuoco, durabilità, salubrità dell’aria interna e comfort interno.

Ergodomus Timber Engineering, con sede a Pergine Valsugana (TN) si occupa dal 2007 dell’ingegnerizzazione di strutture in legno ed ha progettato oltre 300 edifici in diverse parti del mondo, cercando sempre di far prevalere la parte off-site su quella on-site. L’ingegnerizzazione include il calcolo statico, la preparazione di disegni di produzione, la creazione di file macchina CNC e la gestione degli aspetti logistici. Da sempre attivo in numerosi progetti di R&D e nello studio dei flussi di lavoro per il coordinamento dei diversi attori coinvolti nella progettazione.

Rothoblaas, con sede a Cortaccia (BZ), è una multinazionale italiana che ha fatto dell’innovazione tecnologica la propria mission, diventando in pochi anni punto di riferimento delle tecnologie per costruzioni in legno e per la sicurezza. Grazie alla completezza di gamma e ad una rete vendita capillare e tecnicamente preparata, si è impegnata a trasferire questo know-how a tutti i propri clienti, proponendosi come principale partner per sviluppo e innovazione di prodotti e tecniche costruttive.

Università di Siena – Ecodymanics Group è un gruppo interdisciplinare di circa 15 persone con background molto diversi, che si occupa, dall’inizio degli anni ’90, di dare misure oggettive al concetto di sostenibilità. L’approccio alla sostenibilità è di tipo sistemico, valutando i processi umani a partire dalla disponibilità delle risorse necessarie fino agli effetti di tutte le fasi di lavorazione, mediante l’uso di molti indicatori, in un ottica di “ciclo di vita”. La sostenibilità viene considerata nelle sue varie dimensioni, ambientale, sociale ed economica.

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Build-in-Wood riceve finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito della convenzione di sovvenzione n. 862820 e avrà durata quadriennale, da settembre 2019 ad agosto 2023.

Top image: 9 storey building in wood, Kajstaden, Sweden. Photo: C.F. Møller.

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