Riqualificazione residenziale: prima applicazione del pannello Renew Wall nell’ambito del progetto europeo ARV

23.01.2024

Martedì 21 novembre ’23 è avvenuta la prima posa su edificio residenziale di Renew Wall (RW), pannello prefabbricato in legno sviluppato da Fanti Legnami, impresa edile trentina che partecipa come terza parte di Habitech – Distretto Tecnologico Trentino – al progetto europeo ARV.

Finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ARV mira a creare comunità circolari a impatto climatico positivo in Europa e ad aumentare il tasso di ristrutturazione degli edifici nel continente. Tra i suoi obiettivi dichiarati, il progetto intende dimostrare e convalidare soluzioni attraenti, resilienti ed economicamente accessibili che accelerano significativamente le ristrutturazioni energetiche in quattro diverse zone climatiche in Europa, nonché l’implementazione di misure energetiche e climatiche lungo la filiera delle costruzioni e dell’energia. Trento è una delle 6 città europee selezionate come caso studio del progetto: le attività dimostrative, localizzate prevalentemente nel quartiere di Piedicastello, interessano anche l’area collinare di Povo, con l’applicazione del pannello Renew Wall su un condominio privato, oggetto di un più complessivo intervento di riqualificazione.

I partner italiani del progetto sono Habitech- che ha coinvolto tre imprese socie (Armalam, XLAM Dolomiti e Fanti Legnami) per la realizzazione delle aree dimostrative, EURAC Research, Politecnico di Torino, Università di Trento e Dolomiti Energia.
Renew Wall è un sistema modulare progettato per essere facilmente applicato su edifici esistenti senza l’utilizzo di impalcature, composto da un pannello isolante con struttura a base legno che può essere integrato con finestre, oscuranti, impianti e completato con finiture personalizzabili, aumentando così l’appeal architettonico ed estetico. L’installazione avvenuta a Povo, la prima nel suo genere all’interno di un processo di ristrutturazione residenziale, si può collocare all’interno del contesto più ampio del progetto europeo ARV. A spiegarlo è Rossano Albatici, professore ordinario di Architettura tecnica del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) dell’Università di Trento e coordinatore del gruppo di ricerca universitario che lavora in ARV: “Questa è la prima vera applicazione su un edificio effettivamente abitato che consente quindi anche un monitoraggio dettagliato. In precedenza, il monitoraggio era stato condotto su due edifici sperimentali gemelli di 12 mq situati a Malosco, nelle vicinanze dell’azienda [ndr Fanti Legnami]. Nel primo anno, erano stati monitorati i due edifici nella loro configurazione originaria mentre successivamente, su uno dei due è stato installato il pannello RW. Abbiamo quindi ripreso il monitoraggio su entrambi gli edifici, conducendo così un primo test comparativo per valutare l’efficacia del pannello e le sfide da affrontare”.

Il pannello Renew Wall, a Povo, è stato installato su due facciate dell’edificio dimostrativo, le cui restanti parti sono state ristrutturate con cappotto tradizionale come parte di un progetto completo di ristrutturazione residenziale in capo al Gruppo Sovecar, impresa anch’essa parte del consorzio Habitech. La presenza di entrambe le tecnologie permetterà di confrontare e monitorare le rispettive prestazioni attraverso un sistema di sensori installati dai partner locali di ARV, UNITN ed EURAC Research, in collaborazione con Sovecar e Fanti Legnami. Le soluzioni basate sul legno consentono di sfruttare i vantaggi della prefabbricazione, compresa la progettazione e la fornitura di componenti strutturali precisi e ottimizzati che devono solo essere assemblati e installati in cantiere. Rispetto alle soluzioni convenzionali, l’utilizzo di questa tecnologia consente di ottenere un tempo di costruzione e ristrutturazione ridotto e più prevedibile oltre ad un impatto limitato e minori disagi per gli utenti finali (ad esempio assenza delle impalcature, minor produzione di rumore e polvere, ecc..).

Durante l’installazione del pannello, l’architetto Gabriele Zini, consulente tecnico di Fanti Legnami già nel precedente progetto sperimentale, ha fornito un quadro chiaro per comprendere appieno l’importanza e l’utilità della tecnologia in questione.

Quando è nata la tecnologia Renew Wall?
La tecnologia di Renew Wall è nata nel 2017, anno in cui Fanti Legnami ha deciso di intraprendere questo percorso di ricerca su una tecnologia che vuole essere all’avanguardia per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici. Questo vuole contribuire a creare per Fanti Legnami un nuovo settore di mercato nell’ambito della riqualificazione energetica.

Quanti pannelli verranno utilizzati per la riqualificazione di questo condominio?
Verranno utilizzati in totale nove pannelli.

Quanto dura, in linea di massima, l’applicazione del pannello e quindi la durata del cantiere?
Sono stati stimati, e ora li stiamo verificando, all’incirca 4-5 giorni di lavoro. Bisogna tenere in considerazione che è un cantiere di piccole dimensioni e stiamo sperimentando per la prima volta la posa di un pannello di grandi dimensioni. Si confida comunque che la capacità giornaliera di posa sia maggiore di questa.

Quali sono i principali vantaggi per chi decide di optare per la riqualificazione con panello Renew Wall rispetto ad una riqualificazione tradizionale?
Il vantaggio è senza dubbio quello di avere un’invasività molto minore del cantiere. L’obiettivo del deep retrofit è proprio quello di creare una filiera industrializzata per poter ridurre i tempi e i costi, ma questo è tutto in fase di sperimentazione e ricerca, per riuscire ad avere un maggior numero di mq risanati nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è rispondere a quello che l’Unione Europea sta chiedendo a tutto il settore delle costruzioni: decarbonizzare il più velocemente possibile l’impatto del costruito. Renew-Wall si differenzia da altre soluzioni precedentemente proposte, in quanto punta ad aspetti architettonici di assoluta distinzione, che gli premetteranno di creare un segmento distintivo di interesse nella riqualificazione, grazie anche ai brevetti posseduti dalla Fanti Legami per le connessioni e le tenute ai fini della durabilità e alla capacità di finire esternamente il pannello in stabilimento con soluzioni efficienti ed economiche.

Con quali modalità si prevede il lancio della tecnologia su larga scala?
Questo è sicuramente ancora tutto in fase di progettazione. Fanti Legnami ha creduto in questa tecnologia e sta ormai pensando di realizzare una linea produttiva a livello industrializzato. Il lancio su grande scala non dipende ovviamente solamente da un’azienda, relativamente piccola, ma anche dalle committenze che devono credere in questo sistema. Questa ricerca e sperimentazione hanno proprio l’obiettivo di far comprendere non solamente la bontà della tecnologia ma che è anche applicabile su larga scala. Bisogna essere pronti a mettersi in gioco.”
Per quanto riguarda invece il sistema di monitoraggio installato dal gruppo di ricerca ARV, è il professor Albatici a spiegarne brevemente l’obiettivo: “Monitoriamo la trasmittanza termica del pannello, inclusa la parte di muratura esistente, e l’andamento delle temperature nelle interfacce di ogni cambio di materiale: fra esterno e primo strato isolante, secondo strato isolante e poi fra lana di roccia di compensazione e la muratura dove è stato inserito un altro sensore. Nel pannello, ad agosto [2023], abbiamo pre-montato quattro sensori di temperatura e un termoflussimetro ”. E ancora “lo stesso monitoraggio viene fatto sulla parte di riqualificazione con cappotto tradizionale e in quattro appartamenti, scelti come significativi a livello di esposizione e sistema di isolamento adottato, si misureranno temperature e umidità al loro interno. Attraverso le bollette dei condomini avremo quindi accesso ai consumi elettrici e termici. Il fine del monitoraggio è la valutazione della bontà dell’intervento e della differenza tra un intervento tradizionale e uno innovativo, sia a livello di prestazioni termiche del sistema sia per quanto riguarda il paragone dei tempi di montaggio e dell’impatto ambientale dei materiali utilizzati (LCA+ LCC). Si otterrà quindi la differenza tra i due sistemi in termini di costi, tempistiche, rumore in fase di installazione e prestazioni termiche in fase d’uso.”

 

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