11.10.2016
A REbuild Milano le lezioni di Royal BAM Group e Cisco e le opportunità della finanza per creare valore nella nuova economia circolare
Oltre 300 gli ospiti che hanno partecipato all’incontro milanese, promosso da Habitech e Riva del Garda Fierecongressi, attraverso la società RE-Lab, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Imprenditori, progettisti e mondo della finanza con l’obiettivo di individuare strumenti e soluzioni per un rilancio del patrimonio del nostro Paese, creando un laboratorio di idee sulla nuova edilizia e riflettendo sulle potenzialità offerte dall’incontro con il mondo della manifattura e del digitale.
“La convergenza di processi di innovazione nelle costruzioni, nel digitale e nell’energia sta ridefinendo radicalmente non solo gli edifici, ma anche i processi di progettazione e costruzione – ha affermato in apertura dei lavori Thomas Miorin, fondatore di REbuild e presidente di RE-Lab -. Ridurre tempi, costi ed emissioni, incrementando produttività e performance, rappresenta la sfida decisiva per la crescita del settore edilizio, che può essere vinta solo attraverso l’integrazione tra processi tradizionali e information technology”.
Riqualificare riducendo tempi e costi, quindi. Ma come? Le best practice internazionali, illustrate in diretta dai protagonisti durante l’appuntamento milanese di REbuild, indicano la strada.
L’impresa di costruzione olandese Royal BAM Group ha ormai sostituito gran parte del lavoro in cantiere con la produzione tramite robot o applicando la manifattura digitale. BAM ha costruito condomini con piccole fabbriche installate sulla copertura, che si alzano via via che sale l’edificio e che producono componenti industrializzate da assemblare all’interno dell’edificio stesso.
Per Cisco, colosso leader nell’information technology, i temi dell’ industrializzazione e della digitalizzazione – driver che REbuild indica come prioritari per far fronte all’inefficienza del processo edilizio e che sono al centro del Piano Industria 4.0 recentemente promosso dal Governo – sono già prassi consolidata. “Cisco, impegnato in tutte le scale dell’ottimizzazione, dalla macchina del caffè alla costruzione di smart city, da tempo sta incontrando imprenditori italiani per capire come ottimizzare ed efficientare i processi, migliorando la produttività delle aziende e, nel campo dell’edilizia, le performance degli edifici. Concretamente – ha spiegato Giorgio Campatelli, responsabile dei partner per Cisco Italia – siamo interessati a fabbriche, uffici, hotel, scuole e ospedali, ma anche a partnership con i produttori di energia per ottimizzare l’utilizzo degli immobili dal punto di vista energetico ed economico”.