18.05.2022
Lo sviluppo delle energie rinnovabili permette di contrastare e ridurre le emissioni inquinanti, dimostrandosi un contributo fondamentale nella lotta contro l’inquinamento urbano e la crisi climatica globale. Analizziamo la politica energetica italiana in materia di energie rinnovabili e quali sono gli obiettivi nazionali legati allo sviluppo di energie pulite, sostenibilità ed efficienza energetica.
Le politiche per le energie rinnovabili in Italia sono definite all’interno del Pniec, ovvero il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, predisposto congiuntamente dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e de mare e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. dove vengono stabiliti fino al 2030 gli obiettivi nazionali in termini di sostenibilità, rinnovabili ed emissioni di C02.
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Obiettivo del Pniec è tracciare gli obiettivi della politica energetica italiana fino al 2030 in materia di efficienza energetica, rinnovabili e riduzione di C02, stabilendo obiettivi per ogni settore e le misure concrete e necessarie per il raggiungimento degli stessi, come sancito dalle norme della politica energetica europea.
Gli obiettivi nazionali in merito alla politica energetica sono diversi e tra questi emergono la promozione dell’efficienza energetica in tutti i settori, la velocizzazione del processo di decarbonizzazione e l’aumento dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili unito a maggiori investimenti nel campo della ricerca e sviluppo.
Negli ultimi anni sono nati fornitori di energia green tramite i quali i cittadini hanno potuto effettuare operazioni di voltura o subentro sicuramente più green rispetto agli anni precedenti.
Una grande novità contenuta all’interno del documento riguarda proprio il settore delle rinnovabili: gli obiettivi dichiarati della politica energetica italiana stabiliscono che le energie rinnovabili dovranno arrivare a soddisfare entro il 2030 almeno il 30% dei consumi finali rispetto al 20% del 2020.
Si tratta di un obiettivo assai impegnativo, che comporterà, nel settore elettrico, oltre che la salvaguardia e il potenziamento del parco installato, una diffusione rilevante sostanzialmente di eolico e fotovoltaico, con un installato medio annuo dal 2019 al 2030 pari, rispettivamente, a circa 3200 MW e circa 3800 MW, a fronte di un installato medio degli ultimi anni complessivamente di 700 MW. Questa diffusione di eolico e fotovoltaico richiederà anche molte opere infrastrutturali e il ricorso massivo a sistemi di accumulo distribuiti e centralizzati, sia per esigenze di sicurezza del sistema, sia per evitare di dover fermare gli impianti rinnovabili nei periodi di consumi inferiori alla produzione.
La quota di rinnovabili nel settore dei consumi elettrici rimane fissata al 55%, mentre è stato fissato al 33,9% la quota FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) nel settore termico (riscaldamento e raffrescamento) e fissata al 22% la percentuale di energie rinnovabili nel settore dei trasporti. Su quest’ultimo punto, il Governo Italiano ha stabilito un aumento graduale di immatricolazioni di auto elettriche, con l’obiettivo condiviso di raggiungere la quota di circa 6 milioni di veicoli ad alimentazione elettrica di cui circa 4 milioni puramente elettriche e 2 milioni ibride plug in) entro il 2030.
Ad ottimizzare le energie rinnovabili ci pensa la tecnologia. Grazie agli sviluppi tecnologici degli ultimi anni è possibili ottimizzare il risparmio energetico al massimo. Basta attivare una delle migliori offerte internet presenti sul mercato proposta dai vari operatori internet esistenti e collegarli ai nostri impianti. Così potremmo controllare direttamente da smartphone i consumi della nostra abitazione, regolare i sistemi di riscaldamento e raffreddamento a distanza, gestire l’impianto di irrigazione e controllare ogni tipo di consumo energetico nelle nostre mura al fine di poter evitare sprechi ed ottimizzare costi e consumi. È sempre bene verificare la copertura di rete della tua zona per usufruire dell’offerta migliore.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica sussistono diversi obiettivi da raggiungere, tutti derivanti dalle regole europee.
Il primo consiste nella riduzione, al 2030, del fabbisogno di energia primaria europeo del 32,5%. In materia di riduzioni di emissioni inquinanti, la politica energetica italiana ha confermato l’intenzione di ridurre i consumi di energia primari del 43% entro il 2030 (rispetto ai consumi del 2007). Inoltre ha stabilito la riduzione del 30% delle emissioni di gas serra per tutti i settori che non fanno parte dell’ETS comunitario (Il Sistema Europeo di Scambio di Quote di Emissione), ovvero i trasporti, escluso il settore aereo, agricoltura, rifiuti, terziario e residenziale.
Molto impegnativo è l’obiettivo di ridurre, in ciascuno degli anni dal 2021 al 2030, i consumi finali di energia di un valore pari allo 0,8% dei consumi annui medi del triennio 2016-18, mediante politiche attive.