LCA (Life Cycle Assessment): origine, finalità, obiettivi

06.12.2019

La LCA valuta i potenziali impatti ambientali di produzione/sistema/servizio relativi alla salute umana, alla qualità dell’ecosistema e all’impoverimento delle risorse, considerando inoltre gli impatti di carattere economico e sociale.

Negli ultimi anni è maturata l’attenzione nei confronti di problematiche di carattere ambientale ed in particolare è aumentato l’interesse nello sviluppo di metodi e tecniche che permettano di comprendere, valutare e conseguentemente ridurre i possibili impatti sia dei prodotti realizzati, sia di quelli che hanno esaurito la loro vita operativa e devono essere smaltiti.

Con l’aumento della “consapevolezza ambientale” della società, e quindi di una crescente domanda di prodotti ecocompatibili da parte dei consumatori, le industrie e le imprese stanno valutando sempre più come le loro attività influenzino l’ambiente, iniziando a interessarsi all’esaurimento delle risorse naturali e al degrado ambientale nel settore delle costruzioni. Le prestazioni ambientali e di costo sono due dei principali criteri di selezione e, insieme alle prestazioni sociali, rappresentano i tre pilastri dello sviluppo sostenibile. Molte aziende non si accontentano di adottare strategie di prevenzione dell’inquinamento e sistemi di gestione ambientale per migliorare le proprie prestazioni, ma ambiscono all’obiettivo dell’eco efficienza e della qualità globale. Il perseguimento di questi obiettivi comporterà un nuovo modo di procedere all’interno delle aziende: il progetto e la produzione di nuovi prodotti sarà accompagnato dalla valutazione del loro “ciclo di vita” o “Life Cycle Assessment”.

La valutazione del ciclo di vita nacque negli anni ’60 in ambito industriale, al fine di valutare l’impatto ambientale relativo alla produzione; ma cominciò solo negli anni ’70 ad essere utilizzata al di fuori del settore industriale. Alla fine degli anni Ottanta permaneva, tuttavia, una situazione di enorme confusione: rapporti riguardanti LCA condotti sugli stessi prodotti contenevano spesso risultati contrastanti. Il motivo di ciò è da attribuire alla scarsa uniformazione delle valutazioni, per cui gli studi effettuati si basavano su dati, metodi e terminologie fra loro differenti. Divenne presto evidente la necessità di una metodologia univoca e standardizzata. Il dibattito scientifico fu portato avanti sotto il patrocinio della SETAC (Society of Environmental Toxicology and Chemistry) di Vermount in Canada, e uno dei risultati più importanti fu la pubblicazione di un quadro di riferimento internazionalmente accettato.

“Una LCA è un procedimento oggettivo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, un processo o un’attività, effettuato attraverso l’identificazione e la quantificazione dei consumi di materia, energia ed emissioni nell’ambiente, e l’identificazione e la valutazione delle opportunità per diminuire questi impatti. L’analisi riguarda l’intero ciclo di vita del prodotto (“dalla culla alla tomba”): dall’estrazione e trattamento delle materie prime, alla produzione, trasporto e distribuzione del prodotto, al suo uso, riuso e manutenzione, fino al riciclo e allo smaltimento finale.” SETAC, 1993

Dalla definizione appena fornita, si riesce a comprendere come il processo LCA si fondi su un unico principio: un prodotto va seguito e analizzato in ogni fase della sua vita, dalla culla alla tomba, da quando è fabbricato a quando è smaltito, in quanto ogni azione associata ad una fase può avere riflessi su quelle precedenti o successive.

L’affermarsi della LCA è l’effetto simultaneo di tre eventi:

  • della crescente consapevolezza che i problemi ambientali non possono più essere affrontati per singoli comparti (aria, acqua, suolo) ma richiedono una valutazione e intervento globale;
  • della nuova attenzione alle politiche di prodotto come componente importante delle politiche ambientali;
  • della presenza di un’opinione pubblica che richiede informazioni ambientali e di consumatori che scelgono le merci e i servizi che vengono loro offerti in base a criteri di qualità ambientale.

La LCA valuta i potenziali impatti ambientali di produzione/sistema/servizio relativi alla salute umana, alla qualità dell’ecosistema e all’impoverimento delle risorse, considerando inoltre gli impatti di carattere economico e sociale.

L’obiettivo di un’analisi del ciclo di vita è dunque quello di definire un quadro completo delle interazioni di un prodotto o di un servizio con l’ambiente che lo circonda, al fine di comprendere le conseguenze ambientali causate direttamente o indirettamente. Un’altra finalità è il fornire informazioni necessarie a valutare i comportamenti e gli effetti ambientali di una attività, oltre a identificare opportunità di miglioramento e gestione di prodotti e servizi, per intervenire con le migliori soluzioni sulle condizioni ambientali. Attraverso lo studio di una LCA si finirà con l’individuare le fasi e i momenti in cui si concentrano maggiormente le criticità ambientali, i soggetti che dovranno farsene carico (produttore, utilizzatore) e le informazioni necessarie per realizzare gli interventi di miglioramento.

L’analisi LCA è basata su indicatori sintetici (quantitativi), suddivisi in categorie di impatto ambientale, che valutano il consumo di risorse e le emissioni sulle matrici ambientali (acqua, suolo e aria).

Le potenzialità applicative della LCA per il raggiungimento di uno sviluppo economico sostenibile sono molteplici: dalla gestione della singola impresa a quella dei sistemi socioeconomici nazionali, con il coinvolgimento sia del piccolo imprenditore privato sia delle autorità di governo. Si possono individuare due categorie di utilizzazione: quella degli interventi tipici del mondo produttivo e quella degli interventi di supporto alle decisioni della pubblica amministrazione.

I diversi scopi per i quali la LCA può essere utilizzata, per quanto riguarda i produttori, si possono così elencare:

  • paragonare materiali diversi per uno stesso uso;
  • valutare gli effetti dell’utilizzo di risorse per prodotti particolari;
  • comparare prodotti equivalenti nell’uso;
  • comparare diverse soluzioni all’interno di un processo con lo scopo di individuare quelle che consentono di minimizzare gli impatti ambientali;
  • identificare processi, componenti e sistemi che contribuiscono in misura maggiore all’impatto ambientale;
  • fornire informazioni di base per l’esecuzione di audit ambientali;
  • fornire indicazioni nell’ambito di strategie a lungo termine circa le tendenze relative alla progettazione di prodotti alluso di materiali;
  • aiutare il progettista nella scelta di materiali a basso impatto ambientale nella realizzazione di un determinato prodotto;
  • valutare le contestazioni provenienti da altri prodotti;
  • accrescere la competitività sul mercato;
  • fornire informazioni ai consumatori circa le caratteristiche delle risorse impiegate per i propri prodotti o materiali.

Per ciò che concerne le istituzioni, la LCA è impiegata per:

  • aiutare la valutazione e la differenziazione fra prodotti nell’ambito della concessione di etichette (Ecolabel);
  • fornire informazioni al consumatore circa le caratteristiche delle risorse impiegate nella fabbricazione di prodotti o materiali;
  • raccogliere informazioni ambientali;
  • identificare carenze nella conoscenza di alcuni prodotti e priorità nella ricerca;
  • fornire le informazioni necessarie per stabilire degli standard per le informazioni da associare ai prodotti (ad esempio definire il contenuto di materiale riciclato);
  • fornire le informazioni necessarie per l’emanazione di norme che limitino l’uso di prodotti o materiali;
  • aiutare nello sviluppo di politiche a lungo termine circa l’utilizzo di materiali, conservazione di risorse, riduzione di impatti e rischi connessi con l’uso di materiali e processi produttivi lungo il ciclo di vita di un prodotto;
  • valutare contestazioni provenienti dai produttori;
  • valutare gli effetti sulle risorse connessi con la riduzione del consumo delle fonti;
  • valutare l’utilizzo di tecniche alternative per il trattamento dei rifiuti.

La LCA non è quindi solo un mezzo per la salvaguardia dell’ambiente; esso può infatti diventare un importante strumento per il rafforzamento delle dinamiche competitive e di riduzione e controllo dei costi.

In generale, le informazioni ottenute attraverso uno studio di LCA dovrebbero essere usate come parte di un processo decisionale molto più completo e utilizzate per comprendere gli scambi globali o generali.

Fonte: “Linee guida ARCA per la Life Cycle Assessment”

Un articolo di:

Angela Verdini

Project Manager di Habitech

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